Ho appena fatto una diretta sul mio gruppo chiuso di Facebook sulla necessità del ritorno alla bellezza in fotografia e nel suo mercato. Ho sentito questa necessità perché all’epoca del social media marketing si pone l’accento sul numero di post al giorno e sulla “qualità” dei contenuti. Da come ho capito qualità è sinonimo di pochi errori e di “interesse”. Ovviamente non condivido questa teoria, sposo il bello.
Torniamo a parlare di bellezza! Se guardo in un contesto come il calcio giocato anche lì vedo una spostamento dell’asse verso il bel gioco (vedi la lotta Sarri vs Allegri). Nel calcio la bellezza è data da un’armonia nella fotografia dalle regole (la stessa cosa).
Prima delle regole, però, per raggiungere la bellezza dobbiamo lavorare sulla cultura fotografica. Dobbiamo quindi migliorare i contenuti, quelli veri, che riguardano prima noi e alla fine gli altri.
I nostri contenuti sono le idee. Le idee sono le intuizioni, le storie che ci colpiscono in ciò che vediamo e facciamo. Nell’esperienza troviamo la nostra strada, la storia, il perché del nostro lavoro, ciò che noi vogliamo gridare al mondo.
La fotografia è un mezzo di comunicazione immediato. La forma quindi deve essere comprensibile per raggiungere i nostri interlocutori ideali. Questo non si fa scendendo al livello del pubblico (cosa che vuole la moda nel social media marketing) ma solo innalzando il pubblico ad un livello più alto di cultura fotografica. Non devi essere solo utile ma devi anche portare un cambiamento in meglio nelle persone. Fare fotografia significa avere a che fare con l’umanità.
Importante, quindi, dopo l’idea è avere una buona tecnica fotografica (ed oggi non è difficile possederla), senza di essa hai difficoltà a far capire cosa vuoi dire e non migliori nessuno.
Quello di cui parlo è l’essenza di ciò che era il teatro nell’antica Grecia: le idee nella drammaturgia con le sue regole compositive, la forma nella messa in scena con delle tecniche di alto livello, la bellezza del teatro come arte totale, un popolo migliore.
Questo può sembrare un discorso inutile ma al contrario è fondamentale. Nel mercato le persone comprano ciò che le fa sentire migliori a lungo e non solo nell’esperienza d’acquisto.
Se il tuo lavoro trova riscontro in un pubblico ampio (non amici ma clienti) allora la tua idea si posiziona sul livello artistico e non più semplicemente professionale; inoltre il tuo lavoro sposerà la categoria del piacere: un’emozione che darà non solo più valore al tuo lavoro ma anche al tuo prezzo. Se poi il tuo lavoro troverà riscontro in un pubblico planetario allora raggiungerai la categoria del bello (oggettivo) e ti posizionerai sul livello del sublime: uno su un miliardo ce la fa e il suo prezzo sarà inestimabile. Tutti dobbiamo tendere al massimo livello, ne trarrà beneficio tutta l’umanità, ecco perché è necessario un ritorno alla bellezza.